The Bullett Official Website
The Bullett Chinese Democrazy Cover
Artist: The Bullett
Location: Finland
Line-up: Juce (lead vocals), Rizzto Cullervo (guitar), Bonanza (guitar), V*M (bass), Tim-O (drums)
Album: Chinese Democrazy
Label & Pubblication Year: Self-produced 2004
Tracklist: Ride / Renegade Child / Shake Your World
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Ed ecco a voi Exploders, la prima prova dei Finlandesi The Bullett, band che ha raggiunto la line-up attuale nel 2003. La storia della band comincia quando i chitarristi Rizzto e Bonanza iniziano a jammare e a scrivere songs occasionalmente, perche stanchi del panorama musicale odierno. Passo dopo passo i ragazzi decidono di ricercare altri musicisti per formare una hard rock band capace di rifarsi ai dorati 80's pur rimanendo originale e senza risultare la fotocopia di altri artisti storici. Il nome della band è l'unione di "Bullitt", dall'omonimo film interpretato da Steve McQueen con regia di Peter Yates e vincitore dell'oscar per il migliore montaggio nel 1968, e di "Bullett", titolo di una song dei seminali Misfits. Quando mi sono trovato di fronte ad un titolo ironico quale "Chinese Democrazy", nonostante essermi già letto gli intenti della band, mi sono presto ritrovato ad immaginare le qui presenti songs come del tutto dedite al verbo dei Guns'n'Roses. Invece le influenze personali di ogni singolo musicista sono davvero distanti fra di loro, si parte infatti dai Guns'n'Roses, per arrivare ai Metallica, attraverso Iron Maiden e Kyuss. Proprio questa prerogativa sembra avere portato la band a sviluppare un sound personale, che potrebbe essere descritto come il punto d'incontro fra spunti provenienti dal glam metal degli 80's, dalla nuova scena scan rock con i The Hellacopters in primis, da alcune ambientazioni più tenebrose che mi hanno riportato alla mente alcune songs dei Lillian Axe e da alcune puntate nella N.W.O.B.H.M..Si parte così con "Ride" e "Renegade Child" che riescono a riunire tutte queste componenti facendo coesistere parti dal flavour oscuro con altre dalle ritmiche rolleggianti. "Shake You World" è invece più solare e contiene inserti di chitarra solista in bilico fra armonia e potenza, capaci di avvicinarsi a stilemi cari al metal più melodico. Le capacità tecniche sono sicuramente buone e se questi ragazzi sapranno dare più mordente ed incisività alle loro composizioni, allora potranno sicuramente aprirsi un varco fra l'infinità di bands sbucate dal panorama scandibavo. Ascoltateli!

Recensione realizzata da Bruno Rossi

Vote: 7